Tante sono le credenze e le superstizioni legate al grande giorno, e altrettanto sono le persone che ci credono…e voi ci credete futuri sposini del 2013?
Beh se ci credete, fate attenzione questo post vi illuminerà su alcune cose da fare e non fare prima della cerimonia e dopo.
Allora, innanzitutto prima del matrimonio:
- la sposa non si deve guardare allo specchio con il vestito da sposa il giorno del matrimonio e se lo volesse fare deve togliere una scarpa, un orecchino o un guanto (ammesso che li abbia);
- il diamante regalato se portato all’anulare o al polso sinistro conserva l’affetto coniugale;
- porta sfortuna acquistare nello stesso momento l’anello di fidanzamento e le fedi nuziali;
- è di cattivo augurio mettersi al dito la fede prima della celebrazione del matrimonio;
- il velo indossato della sposa è considerato più fortunato se donato da una sposa felice;
- lo sposo può offrire alla sposa alla fine del rito una spiga di grano, un gesto bene augurante che fa riferimento alla terra e alla fertilità;
- gli sposi non si devono vedere prima dell’incontro in chiesa;
- lo sposo non deve mai vedere il vestito della sposa se non quel giorno della cerimonia, vederlo prima porterebbe sfortuna;
- lo sposo già uscito di casa per recarsi in chiesa non deve tornare sui propri passi, meglio avere un amico o un testimone vicino;
- non fare mai cadere le fedi in chiesa, se dovessero cadere andranno raccolte solo da chi celebra il rito.
E dopo la cerimonia, invece:
- lo sposo dovrebbe portare, classica scena anche dei film, la sposa in braccio oltre la soglia della loro casa al primo ingresso insomma. Una tradizione che ha origine da una credenza romana.
Ecco, quindi, a voi tutte le superstizioni prima e dopo il giorno del vostro sì!
Ma voi…ditemi un po…ci credete? 🙂
Ricordate però che un antico proverbio dice “Di Venere e di Marte ne’si sposa ne’ si parte” cioè non sposarsi e non partire in viaggi nei giorni di Martedì e Venerdì. Il martedì appartiene a Marte che è il Dio della guerra, mentre il venerdì è il giorno in cui furono creati gli spiriti maligni.