Ecco la data del fatidico giorno, finalmente è stata decisa ed è questa che apre le danze e dà subito inizio ai preparativi: chiesa, locale, fiori, anelli, fotografo e… abiti. E con essi, la domanda: velo o strascico?, il dubbio amletico della futura sposa. Eccovi quindi svelati tutti i segreti di questi due elementi distintivi perché possiate capire con calma e, soprattutto, con cognizione di causa quale faccia al caso vostro, che risponda alla vostre preferenze per decidere, poi, se optare per l’uno o per l’altro o, perché no, per entrambi. Ad ogni modo, sappiate che tutti e due i motivi fanno di una sposa qualsiasi, LA sposa per eccellenza! E perché possiate togliervi ogni dubbio nella scelta tra velo o strascico occorre fare un po’ di distinguo. Partiamo dall’origine storica di entrambi.
Velo o strascico differenze
Partiamo quindi dall’origine storica di entrambi.
La tradizione del velo, antica e diversa a seconda delle culture in cui si è in seguito sviluppata, nasce nel segno del nascondimento, che almeno all’origine rappresentava, quello cioè di coprire il capo e di nasconderlo, appunto, fino a cerimonia avvenuta. Anche i motivi si sono evoluti nel tempo: dapprima una tale scelta e il conseguente comportamento era dato dal fatto che i matrimoni erano combinati dai genitori fin dalla tenera età dei ragazzi e quello che sarebbe stato lo sposo aveva il diritto di conoscere, e addirittura scorgere, il volto della sua promessa solo dopo averla sposata. A dare maggiore importanza ed enfasi a questa forma di “manifestazione… del non manifesto”, spesso, vi era una motivazione ben poco incoraggiante ma tristemente reale, e cioè quella di camuffare in qualche modo le fattezze non proprio delicate della fanciulla. Ma nel tempo, come dicevamo, ha preso a simboleggiare altro, ad esempio la verginità che la sposa era riuscita a custodire e a preservare fino al giorno delle nozze, malgrado le occasioni incorse durante gli inevitabili momenti di passione. E questa è quella che è più nota, ancora ai nostri giorni, e che viene considerata in talune realtà locali, soprattutto regionali. in altri casi, poi, prese a fungere da semplice buon auspicio per la vita futura della coppia. Ed infine, altrove ed in tempi diversi, finì per acquisire addirittura una valenza negativa, come ad esprimere da quel momento la perdita della propria libertà individuale con tutto ciò che comportava, quindi anche la rinuncia da quel momento in poi a molti dei propri diritti, primo tra tutti quello di uscire dalle mura domestiche, a favore di una nuova ed indissolubile vita di coppia .
Diversa è invece la storia che contraddistingue il percorso dello strascico (detto anche coda): intanto ebbe natali ben più tardivi (nacque nel 1.500), e poi non nasceva per essere il simbolo di una scelta. In verità serviva ad esibire l’appartenenza ad un certo ceto sociale: da esso, infatti, ed in particolare dalla sua lunghezza e dalle sue decorazioni, era possibile capire e stabilire la ricchezza e il prestigio della famiglia di appartenenza. Capiamo, quindi, perché oggi ne esistano così tanti… non è solo questione di stile ma si tratta di esibire uno status sociale, sebbene questa funzione non gli appartenga più. Almeno per noi comuni mortali. Se si osservano invece tutte le Famiglie Reali esistenti al mondo (della Gran Bretagna, della Danimarca, della Spagna, del Belgio e così via), o quasi tutte (almeno quelle particolarmente legate ad una certa etichetta), sarà facile constatare come ancora oggi scelgano di seguire una certa linea di presentazione. Quale che sia, comunque, la vostra scelta finale e definitiva ricordate che velo o strascico c’è ancora una linea di demarcazione, per la quale il secondo si caratterizza ancora per una ulteriore necessità.
Velo o strascico: cosa scegliere
Chiunque decida, infatti, di indossare un abito con velo o strascico, si premuri, in quest’ultimo caso, di dotarsi anche di dame e/o paggi (meglio se bambini) che ne accompagnino l’andamento e, rigorosamente, su strade asfaltate, tipo quelle di città, per evitare che esso si rovini irrimediabilmente durante la marcia. Mentre per il velo si dia massima libertà ai desideri, potendo sfruttare le varie opzioni di scelta, che partono dalla classica veletta (che copre solo il viso), arrivando al velo cortissimo, fino a completare l’ampia gamma con quello che supera di 10 cm financo lo strascico più lungo possibile.